Fuga by Harlan Coben

autore:Harlan Coben [Coben, Harlan]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: ebook
editore: Longanesi
pubblicato: 2021-05-09T22:00:00+00:00

Paige era diventata una Wonder Woman, disse Eileen Vaughan. «Si ricorda che, durante la settimana dell’orientamento, ci dicevano che potevamo diventare tutto ciò che volevamo, che quella era la nostra occasione per ricominciare tutto daccapo e approfittare di ogni opportunità?»

Simon annuì.

«Paige l’aveva preso alla lettera.»

«E non era una cosa positiva?»

«Secondo me stava esagerando. Voleva partecipare alla recita. Si era candidata per due gruppi di canto a cappella. Qui al campus c’è un gruppo di impallinati di scienza che sta costruendo dei robot: si era unita anche a loro. Si era candidata per un seggio della magistratura interna del primo anno e l’aveva vinto. Era ossessionata dal club dell’albero genealogico, collegato alle nostre lezioni di genetica, per scoprire da dove venisse la sua famiglia e roba del genere. Ma voleva anche scrivere una pièce teatrale. A ripensarci adesso, decisamente troppo. Pretendeva troppo da se stessa.»

«E quanto ai fidanzati?»

«Niente di serio.»

«E il ragazzo a cui pensava la tua compagna che gioca a lacrosse?»

«Non ne so niente. Posso mandare un messaggio a Judy, se crede.»

«Grazie.»

Eileen prese il cellulare e per un po’ le sue dita danzarono sullo schermo. Quando ebbe finito, gli fece un cenno affermativo.

«E cosa mi dici dei suoi risultati accademici?» chiese Simon. «Che lezioni seguiva?»

Sono cose che un padre dovrebbe sapere, ovviamente, ma prima di quella storia Simon si era vantato di non essere un genitore apprensivo. Non sapeva quali lezioni seguisse sua figlia nemmeno alle superiori. Altri genitori controllavano ogni giorno i figli su un programma online chiamato Skyward per assicurarsi che facessero i compiti o per sapere i loro voti. Simon non sapeva nemmeno come si facesse il log-in. Aveva pensato, con un certo autocompiacimento, di essere per quello un padre migliore.

Non stare addosso ai figli. Dai loro fiducia.

E con Paige era stato facile. Lei si sapeva gestire. Era sempre stata bravissima. Oh, che soddisfazione aveva provato Simon, allora, che stupido senso di superiorità nei confronti di quei genitori autoritari e troppo coinvolti nella vita dei figli, quando si era vantato di non ricordare nemmeno la propria password di Skyward, come quello stronzo che a una festa si era vantato di non possedere un televisore.

Quanta arroganza prima della caduta.

Eileen scrisse su un foglietto le lezioni di Paige e i professori che le tenevano. Poi glielo diede e disse: «Adesso devo proprio andare».

«Ti spiace se vengo con te?»

La ragazza rispose che andava bene, ma lo disse tra i denti.

Simon lesse la lista delle lezioni mentre si avviavano verso la porta. «Qualcosa che ti salti all’occhio?»

«No, in realtà no. Quasi tutte quelle lezioni erano molto seguite. Non credo che i professori si ricorderebbero di lei. A eccezione del professor Van de Beek.»

Attraversarono il verde, luminoso cortile.

«Cosa insegna, questo Van de Beek?»

«Genetica. È la lezione di cui le parlavo prima.»

«Sai dove posso trovarlo?»

Sempre camminando, Eileen digitò velocemente qualcosa sul cellulare. «Ecco, questo è lui.»

E glielo porse.

Il professor Louis van de Beek era giovane, probabilmente meno di trent’anni, e – sempre per non essere quel genere di padre – sembrava esattamente il tipo di insegnante che manda in estasi le studentesse.

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